Vignoni Alto
Sono solo due chilometri e mezzo da percorrere possibilmente a piedi, con calma e senza fretta, lasciando accappatoio e cuffia in camera e indossando un manto di pura libertà. Dall’albergo si scende lungo la strada che porta alla Cassia e dopo qualche centinaio di metri si gira a sinistra, indicazioni con tanto di cartello, e si inizia salire sulla strada sterrata. Il paesaggio che passo dopo passo si scopre è a dir poco sublime, ma una volta giunti a Vignoni Alto la sorpresa è più che stupefacente. A salutarvi, c’è il mastio di ciò che rimane dell’antico castello risalente all’XI° secolo. Ma è il piccolo borgo, così lindo e soave, che sorprende e meraviglia. Per non parlare della chiesa di San Biagio, di origine romanica anche se fortemente rimaneggiata all’interno, che si presenta con un’unica navata a strappare consensi, applausi e silenzi. Grazia e semplicità come presupposti o postulati filosofici. All’interno, in loop, canti gregoriani che invitano a meditare, stimolando anche l’animo più ateo. Poi basta uscire e sporgere il naso più in là per rimirare tutta la val d’Orcia con tanto di infinito leopardiano. Certo, l’Italia è pazzesca nella sua schizofrenia: viviamo di urla, ripicche, sfrontatezze inaudite, scempi, crolli e devastazioni e ci perdiamo l’essenza vitale che può corroborare la nostra esistenza. Se vi rimane un briciolo di sensibilità, non esitate a camminare per godere, scoprire e possedere un momento di rara bellezza. Del resto se siete qui, a Bagno Vignoni, un motivo ci sarà, vero?
Ps. San Biagio fu medico e vescovo di Sebaste in Armenia e il suo martirio è avvenuto durante le persecuzioni dei cristiani, intorno al 316, nel corso dei contrasti tra gli imperatori Costantino (Occidente) e Licino (Oriente). Catturato dai Romani, fu picchiato e scorticato vivo con dei pettini di ferro, quelli che venivano usati per cardare la lana, e infine decapitato per aver rifiutato di abiurare la propria fede in Cristo. Si tratta di un Santo conosciuto e venerato tanto in Occidente, quanto in Oriente. Il suo culto è molto diffuso nella Chiesa Cattolica e in quella Ortodossa. Come dire, lo spessore dei muri può essere molto sottile e che tutti noi siamo o discendiamo da uomini e donne migranti. Amen.